LOTTE SOCIALI E MUTAMENTO

Autore Alberto Melucci

I° edizione: 1974

Editore: CELUC, Milano

 

Descrizione

L’analisi del mutamento e la domanda di strumenti per interpretarlo crescono di importanza nelle nostre società che si definiscono sempre più per la loro capacità di gestire le trasformazioni, per lo sforzo impiegato nel prevederle e nel controllarle. A questa situazione dei paesi “avanzati” fa riscontro l’accumularsi di tensioni e contraddizioni che il mutamento delle società dipendenti ha provocato in questi anni, rilevando il legame inscindibile che unisce sviluppo e sottosviluppo. Nella sociologia contemporanea il funzionalismo ha avuto spesso il ruolo di garante teorico e ideologico degli equilibri interni dei sistemi sociali e dei rapporti di dominazione su scala mondiale: la sociologia della modernizzazione è stata in questo senso il tentativo di elaborare una teoria evolutiva del mutamento che giustificasse uno sviluppo senza rotture nelle società avanzate e prevedesse una generale convergenza delle società dipendenti verso i modelli prefigurati dalla industrializzazione capitalistica. I limiti ideologici della sociologia della modernizzazione sono ormai evidenti ma l’egemonia culturale del funzionalismo è ancora largamente incontrastata, così che la sociologia che circola a livello collettivo, nell’università e nella cultura di massa, continua a dipendere da categorie concettuali di tipo funzionalista, anche quando ha intenzioni innovative. La critica al funzionalismo esige che ci si muova nella direzione di un’alternativa teorica, che riprendendo la lezione di Marx, voglia dar ragione dei conflitti e dei movimenti collettivi, come fenomeni centrali nei processi di mutamento delle società contemporanee. In tal senso il saggio si propone, dopo la critica agli approcci funzionalisti in termini di modernizzazione, di abbozzare alcune direzioni di riflessione teorica alternativa. Contro la centralità del sistema dei valori da cui dipenderebbero le norme e i ruoli sociali, si individua nella produzione il luogo di costituzione di conflitti generali che attraversano la società, e la struttura da cui si originano identità collettive, le classi, in lotta per il controllo sull’orientamento e la destinazione della produzione sociale. All’idea di sistema sociale come articolazione funzionale di sottosistemi, si contrappone una definizione della struttura come distinta in livelli, autonomi e nello stesso tempo dipendenti dai rapporti di classe. All’azione sociale come scambio consensuale tra ruoli, viene opposta l’esistenza di rapporti di dominazione, mentre si vede nei movimenti sociali il costituirsi di una azione conflittuale collettiva che mette in questione l’uso della capacità produttiva sociale e la sua appropriazione da parte della classe dominante. L’ideologia appare allora come contenuto necessario dell’azione collettiva, incontro di verità e contro-verità di cui l’attore di classe è portatore e da cui può tuttavia nascere l’alternativa scientifica. Infine le indicazioni emerse sono utilizzate per elaborare alcune ipotesi generali sul mutamento (mutamento interno e mutamento strutturale, significato della transizione, mutamento per rottura).

La biblioteca personale di Alberto Melucci e una copia di tutti i suoi scritti (libri, articoli, documenti anche inediti)  sono stati donati dalla famiglia alla Civica Biblioteca Gambalunga di Rimini e fanno parte del “FONDO ALBERTO MELUCCI”.

Tutto il materiale è disponibile in consultazione.

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