Alberto Melucci

E’ quarentatrè

L’era la fèin ad nuvèmbri

de quarentatrè

a sò nèd sòta al bòmbi

quand ch’e’ pasèva e’ frónt

e la zénta la murìva

senza putés salvè.

Mè e’ rigàl d’una vita

 a l’ò zà vù.

 

Il quarantatre 

Era la fine di novembre

del quarantatre

sono nato sotto le bombe

quando passava il fronte

e la gente moriva

senza potersi salvare.

Io il regalo di una vita

l’ho già avuto.

 

(Alberto Melucci, Zenta.
Poesie in dialetto romagnolo)

Alberto Melucci sociologo e psicoterapeuta. Nasce a Rimini il 27 novembre 1943, figlio di Nicola Melucci e Matilde Aluigi. Sposa nel 1969 Anna Fabbrini ed è padre di due figlie: Alessandra (1973) e Marta (1977). Cresce con la passione della montagna, pratica le arti marziali e la clownerie. Nei suoi ultimi anni segnati dalla malattia, si dedica anche alla scrittura poetica.

Muore a Rimini il 12 settembre 2001.

Formazione

Si laurea in Filosofia nel 1967 presso l’Università Cattolica di Milano e qui inizia la sua carriera accademica come ricercatore dell’Istituto di Sociologia diretto da Guido Baglioni. Nel 1968 con una borsa di studio del Ministero degli Esteri frequenta a Varsavia e Cracovia l’Istituto di Sociologia dell’Accademia Polacca delle Scienze. Dal 1970 al ‘73 soggiorna a Parigi dove consegue il dottorato in Sociologia presso l’École des Hautes Études sotto la direzione di Alain Touraine e, nel 1981, il dottorato in Psicologia Clinica presso l’Université Paris VII sotto la direzione di Yvon Brès.

In tale duplice formazione si evidenzia un modo di conoscere e di fare ricerca che negli anni successivi diventa un tratto distintivo tanto della sua opera che della sua attività di insegnamento, svolta sia nell’ambito della sociologia che in quello della psicologia.

Insegnamento

Dal 1973 al ‘75 è professore di Sociologia Industriale nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Sassari e dal 1976 insegna Sociologia Politica alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano.

Nel 1979 fonda a Milano con Anna Fabbrini il Centro Alia per lo studio e la ricerca in psicologia clinica. Subito dopo, nel 1980, all’interno del Dipartimento di Sociologia della Facoltà di Scienze Politiche dà vita al LAMS, Laboratorio di ricerca sul mutamento sociale e l’azione collettiva e lo dirige fino al 1988, e di nuovo dal 1991, cambiandone la denominazione in Laboratorio di ricerca sul mutamento sociale.

Il Centro Alia e il LAMS sono pensati sia come luoghi di formazione e di ricerca per giovani studiosi sia come spazi di dibattito scientifico e culturale aperti anche a una partecipazione esterna.

L’attività didattica nell’ambito delle discipline psicologiche inizia nel 1984, con l’insegnamento di Psicologia presso la Scuola di Criminologia clinica della Facoltà di Medicina, insegnamento svolto fino al 1992 e prosegue dal 1990 con quello di Teorie e Tecniche di Analisi Istituzionale presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica diretta da Marcello Cesa Bianchi.

Nel 1987 diventa Professore ordinario e ricopre la cattedra di Sistemi sociali comparati presso l’Università degli Studi di Trento. Nel 1991 torna a Milano alla  Facoltà di Scienze Politiche per ricoprire la cattedra di Sociologia dei processi culturali fino al 2001.

Intanto si susseguono molteplici e importanti incarichi accademici e scientifici a livello  internazionale.

Insegnamenti all’estero

Uno dei tratti distintivi della biografia intellettuale di Alberto Melucci riguarda l’intensa attività a livello internazionale. Viaggia molto per partecipare a convegni e  accoglie i continui inviti a tenere corsi, lezioni e seminari  che provengono da Università e Istituti oltre che europei anche di altre parti del mondo. L’ascolto e il riconoscimento che ottiene ovunque nascono dalla sua particolare attitudine all’incontro e al confronto.

È Visiting Professor presso la Graduate Faculty della New School for Social Research di New York (1985-2000); Directeur d’Etudes Associé dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi (1987/88) ; nel 1993/94 è Visiting Professor presso il Department of Brain and Cognitive Science – Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge (Mass.); nel 1994/95 Visiting Professor presso la Graduate Faculty – New School for Social Research di New York.

Il Giappone è la meta preferita degli ultimi anni. Fin dal 1980 i sociologi dell’Università di Tokio guardano con attenzione alla sua sociologia, ma è a partire dal 1994 che nasce un intenso scambio e una profonda corrispondenza di interessi con alcuni docenti di questa università: Shujiro Yzawa, Yasushi Yamanouchi e Michinobu Niihara. Con Niihara, in particolare, progettava di proseguire la sua ricerca sui temi della cura e della salute. Ed è Niihara che tradurrà in giapponese The Playing Self, volume pubblicato nel 2008 presso l’editore Harvest (Tokio), con una sua introduzione e una prefazione di Anna Fabbrini.

Negli ultimi anni si dedica maggiormente alla riflessione e alla scrittura poetica che da sempre lo hanno accompagnato. Nel 2000 pubblica Giorni e cose, con la prefazione di Lalla Romano e la raccolta in dialetto romagnolo Zenta. A un anno dalla sua scomparsa viene pubblicata la raccolta inedita Mongolfiere, con una post-fazione di Ezio Raimondi.

Studi e ricerche nel campo della sociologia

Ritenuto, a livello internazionale, uno dei maggiori teorici dei cambiamenti sociali e culturali del nostro tempo, ad Alberto Melucci viene riconosciuta una qualità profetica e di sociologo “al confine” per essersi mosso costantemente ai bordi di diverse realtà e di diverse discipline. Da qui ha esplorato i temi cruciali dei movimenti sociali, del cambiamento di sé, della convivenza e dei conflitti, della creatività, assieme ai temi della democrazia e delle disuguaglianze, dell’ambiente, della cura e del corpo.

I suoi studi si sono concentrati sui problemi della teoria sociologica, sull’analisi dell’azione collettiva, sull’identità e il mutamento culturale. Dopo i primi lavori dedicati ai temi delle classi e delle disuguaglianze sociali nei paesi socialisti, in Francia e in Italia, avvia una riflessione sui rapporti tra conflitto e mutamento che si definirà come interesse verso i nuovi movimenti sociali.

I rapporti tra movimenti, identità e bisogni individuali sono stati l’oggetto più specifico della sua riflessione dalla fine degli anni Settanta in poi, con l’elaborazione di un quadro teorico sistematico e importanti contributi alla metodologia della ricerca sociologica. Rivolge in seguito la sua attenzione alle forme politiche di rappresentanza e all’analisi comparata dei movimenti etnico-nazionali.

Con una vasta ricerca sulle aree di movimento nella metropoli, si apre ai temi della pace, delle mobilitazioni giovanili, dei movimenti delle donne, delle questioni ecologiche, e delle forme di solidarietà neo-religiose.

Sull’identità e il mutamento culturale prosegue e approfondisce intanto i suoi lavori continuando ad esplorare la domanda di cambiamento intrecciando i temi dell’esperienza individuale e dell’azione collettiva. Anticipando i tempi, pubblica diversi scritti sull’ingresso nella società planetaria analizzando i processi di globalizzazione e la loro ricaduta sulla vita personale, sulla vita quotidiana, sulle relazioni. Negli ultimi anni la sua ricerca si concentra sui temi della trasformazione del sé, dell’adolescenza e della creatività. Pubblica negli Stati Uniti alcuni volumi che rappresentano la sintesi teorica del suo lavoro, raggiungendo fama internazionale. Prosegue i suoi studi sul tema del multiculturalismo, dando ancora importanti contributi alla ricerca sociologica, innovando il metodo qualitativo.

Studi e ricerche in ambito psicologico

Con la fondazione del Centro Alia nel 1979 si dedica in modo assiduo alla formazione e al lavoro psicoterapeutico. Si apre alle neuroscienze e contribuisce in modo innovativo alla riflessione sui metodi della formazione a orientamento fenomenologico e alla elaborazione della teoria psicoterapeutica, valorizzando il tema del rapporto tra persona e contesto sociale.

Attraverso una sintesi tra analisi sociologica e lavoro clinico, affronta il tema del tempo intrecciando l’analisi di esperienze individuali e azione collettiva, cogliendo l’importanza del ruolo del corpo nella costruzione e nella perdita dell’identità nella società contemporanea, sintesi che si ritrova in tutti i suoi studi e ricerche in questo ambito e che in questa forma sono entrati nel dibattito internazionale.

Come responsabile scientifico del Centro Alia organizza incontri periodici e seminari di confronto sulla pratica clinica, sulle emergenti psicoterapie a indirizzo umanistico ed esistenziale e a orientamento corporeo, sperimentandone una traduzione nel contesto culturale europeo.

Dal 1979 è direttore del primo programma italiano di formazione in Psicoterapia della Gestalt. È Didatta ordinario  e Supervisore all’interno della FISIG (Federazione Italiana Scuole e Istituti di Gestalt) di cui  il Centro Alia è membro fondatore nell’aprile del 1989.

E’ stato promotore dei convegni annuali di studio: Segni del corpo (1985), Sonni e sogni (1986), Che cosa guarisce in psicoterapia? (1987), L’esperienza del dolore (1988), Metamorfosi. Le incognite del cambiamento di sé (1991), I luoghi dell’ascolto (1991) Prontogiovani: centralino di aiuto per adolescenti (1992), continuamente in dialogo con esperti di diverse discipline e diversi orientamenti clinici.

Tra i contributi più importanti relativi alla teoria e alla pratica clinica ha pubblicato Corpi Estranei, Ghedini 1984; L’età dell’oro (con A. Fabbrini), Feltrinelli 1992, I luoghi dell’ascolto. Adolescenti e servizi di consultazione (con A. Fabbrini), Guerini 1991 e numerosi articoli su riviste nazionali, internazionali e sul periodico Alianews da lui diretto.

Tra le sue opere più importanti

Movimenti di rivolta. Teorie e forme dell’azione collettiva (Etas Libri, 1976); Sistema politico, partiti e movimenti sociali (Feltrinelli, 1977); L’invenzione del presente. Movimenti, identità, bisogni individuali (Il Mulino, 1982); Altri codici (Il Mulino, 1984); Libertà che cambia. Una ecologia del quotidiano (Feltrinelli, 1987); Corpi estranei. Tempo interno e tempo sociale in psicoterapia (Ghedini, 1984); Il gioco dell’io. Cambiamento di sé in una società globale (Feltrinelli, 1991); L’età dell’oro. Adolescenti tra sogno ed esperienza (con Anna Fabbrini, Feltrinelli, 1992); Creatività. Miti, processi, discorsi (Feltrinelli, 1994); Passaggio d’epoca. Il futuro è adesso (Feltrinelli, 1994); Nomads of the Present. Social Movements and Individual Needs in Contemporary Society (Hutchinson, e Temple University Press, 1989); The Playing Self. Person and Meaning in the Planetary Society (Cambridge University Press, 1996); Challenging Codes. Collective Action in the Information Age (Cambridge University Press, 1996); Verso una sociologia riflessiva. Ricerca qualitativa e cultura (Il Mulino, 1998).

Nel 2000, Parole chiave. Per un nuovo lessico delle scienze sociali (Carocci); Culture in gioco. Differenze per convivere (Il Saggiatore) e il libretto Diventare persone. Conflitti e nuova cittadinanza nella società planetaria (Edizioni Gruppo Abele). In lingua spagnola pubblica Accion colectiva, vida cotidiana y democrazia (Mexico, 1999) e Vivencia e convivencia. Teoria social para una era de la information (Madrid, 2001).

Luoghi di insegnamento in diversi paesi dal 1983   

Negli Stati Uniti: Harvard University – Centre for European Studies – Cambridge (Mass.); Northeastern University – Boston; Boston College – Chestnut Hill (Mass.); Temple University – Philadelphia; Brandeis University – Waltham (Mass.); University of Pennsylvania – Philadelphia; Temple University – Philadelphia; Swarthmore College – Swarthmore (Pennsylvania); Cornell University – Ithaca (New York); University of Wisconsin – Madison; University of California at Berkeley; University of California at Santa Cruz; University of California at San Diego; San Diego State University; Columbia University – Council for European Studies – New York; Social Science Research Council – New York; Graduate Faculty – City University of New York; New York University; Columbia University – Italian Academy for Advanced Studies; Istituto Italiano di Cultura – New York.

In Canada: Université de Montréal; Université du Québec à Montréal (UQAM); McGill University – Montreal; Concordia University – Montreal; Université Laval – Québec; Bishop University – Lennoxville.

In America Latina: Universidad de Buenos Aires – Argentina; El Colegio de Mexico – Città del Messico; Facultad Latinoamericana de Ciencias Sociales (FLACSO) – Città del Messico; Universidad Iberoamericana – Città del Messico; Universidad Nacional Autonoma de Mexico – Instituto de Investigaciones Sociales- Città del Messico ; Universidad Autonoma Metropolitana – Azcapotzalco – Città del Messico; Universidad Veracruzana – Jalapa (Mexico); Universidad de Tlaxcala, Mexico ; Universidade de Sao Paulo; Pontificia Universidade Catolica de Sao Paulo; Universidade Federal de Belo Horizonte; Universidade de Campinas – Brasile.

In AsiaChinese Academy of Social Sciences – Bejing; Chinese Academy of Social Sciences – Shanghai; Seoul National University; Ewha Woman’s University – Seoul; Hitotsubashi University – Tokyo; Hokkaido National University – Sapporo; Nagoya National University; Kyoto National University, Yokohana.

In EuropaThe Polytechnic of Central London; University of Manchester; University of Keele; Free University – Amsterdam; Institute of Social Studies – L’Aja; Université Libre – Bruxelles; Université de Louvain – Belgio; University of Aarhus – Danimarca; University of Stockholm – Svezia; University of Lund – Svezia; University of Gotheborg – Svezia; University of Oslo; University of Bergen – Norvegia; Koln University – Germania; WissenschaftZentrum – Berlino; Université de Genève – Svizzera; Universidad Complutense – Madrid; Universidad de Cantabria – Santander; Universidad del Pais Vasco – Bilbao; Ecole Normale Superieure (Paris); Ecole Polytechnique – Paris; European University Institute – Firenze; Urss Academy of Sciences – Mosca.

E’ stato inoltre docente del corso Philosophy and Social Sciences presso l’Interuniversity Centre of Postgraduate Studies di Dubrovnik nel 1985, 1986, 1987, poi nel 1993 a Praga dove il corso è stato trasferito.

La biblioteca personale di Alberto Melucci e una copia di tutti i suoi scritti (libri, articoli, documenti anche inediti)  sono stati donati dalla famiglia alla Civica Biblioteca Gambalunga di Rimini e fanno parte del “FONDO ALBERTO MELUCCI”.

Tutto il materiale è disponibile in consultazione.

Link al Fondo Alberto Melucci: 
https://www.bibliotecagambalunga.it/nbiraccolte/biblioteca-alberto-melucci

Link alla Biblioteca Civica Gambalunga – Via Gambalunga, 27 – 47921 Rimini – Tel. 0541 704486
https://www.bibliotecagambalunga.it