L’INVENZIONE DEL PRESENTE. MOVIMENTI SOCIALI NELLE SOCIETÀ COMPLESSE

Descrizione

Questo libro, già apparso in una diversa collana del Mulino, ha contribuito con il suo apporto originale a mettere in luce nei movimenti contemporanei quelle dimensioni innovative che possono fare dell’azione collettiva una pratica di libertà. Questa nuova edizione, largamente rinnovata e con un’appendice specifica dedicata al caso italiano, integra gli sviluppi della riflessione teorica dell’autore con il dibattito internazionale sul tema. Nelle scienze sociali l’autonomia concettuale dell’analisi dei movimenti è cresciuta in parallelo con l’autonomia dello spazio sociale in cui si sviluppa l’azione collettiva: esso non coincide più con le forme tradizionali di solidarietà né con i canali stabili della rappresentanza politica. Mentre ci lasciamo alle spalle una visione globale e metafisica degli attori collettivi come personaggi che si muovono sulla scena storica, i movimenti si rivelano sistemi d’azione, reti complesse di relazioni tra livelli e significati diversi dell’agire sociale. Poiché non esistono attori conflittuali per essenza, l’azione ha carattere temporaneo, può coinvolgere gruppi diversi, può spostarsi in aree diverse del sistema. In società in cui la razionalità coincide con le procedure, i movimenti ripropongono un interrogativo sui fini, sottolineando la riappropriazione individuale e collettiva del senso dell’agire, in forme che fanno del presente la condizione del possibile.