MOVIMENTI DI RIVOLTA. TEORIE E FORME DELL’AZIONE COLLETTIVA
Autore Alberto Melucci
I° edizione: 1981
Editore: Il Mulino, Bologna
Descrizione
«Azione collettiva» e «movimenti sociali» sono termini che ricoprono l’insieme delle condotte conflittuali all’interno di un sistema sociale: conflitti di classe, razziali, comunitari; rivolte, insurrezioni, rivoluzioni, tumulti e disordini civili; scioperi selvaggi, marce, dimostrazioni, sit-ins, occupazioni, disobbedienza civile; banditismo sociale, movimenti nazionalisti, ecc. Ora, come organizzare teoricamente una gamma così varia e complessa di fenomeni e forme d’azione?
Questo libro tenta appunto di definire un approccio teorico all’azione collettiva, affrontandola dal punto di vista della sua origine nella struttura sociale, del suo significato per gli attori che la promuovono, del suo impatto sui diversi livelli della società, delle forme che essa assume in concreti movimenti sociali. E’ la costruzione di un discorso nuovo e originale, quanto essenziale per comprendere la realtà del capitalismo sviluppato, dove i conflitti collettivi si moltiplicano, affiancando la lotta tradizionale del movimento operaio e le forme più istituzionalizzate della competizione politica: dai movimenti studenteschi a quelli urbani, dalla rivolta femminista e sessuale alle lotte delle minoranze, dai movimenti anti-istituzionali all’apparire di una conflittualità operaia di tipo nuovo, l’azione collettiva invade la scena sociale, con sembianze ed obiettivi inspiegabili attraverso le categorie politiche e gli strumenti di analisi del passato.
Infatti la complessità crescente dello stato capitalistico e lo sviluppo dei suoi apparati repressivi hanno spinto coloro che lottavano contro il capitalismo e riflettevano su questa lotta, ad accentuare il ruolo di un’azione rivoluzionaria rigidamente organizzata e finalizzata alla conquista dell’apparato statale. L’analisi marxista ha così largamente ignorato i processi di formazioni dell’azione collettiva, la rete complessa di relazioni che costituisce un movimento al suo interno, e in generale le modalità del passaggio dalle forme elementari della protesta e rivolta sociale all’azione di classe organizzata.
Il libro colma questo vuoto di analisi facendo il punto sul dibattito sviluppatosi negli ultimi dieci anni. Il criterio dell’organizzazione antologica va ben oltre la semplice rassegna, esprime piuttosto la ricerca di una serie di interlocutori o di punti di riferimento per un discorso teorico che si sta costruendo. I testi raccolti (di F. Alberoni, R. Ash, J. Baechler, L. Berkowitz, A. Carter, J. V. Downtown, W. J. Freyberg, L. F. Gerlach, J. A. Geschwender, T.R. Gurr, G. Marx, A. Oberschall, N. J. Smelser, R. Tanter, Ch. Tilly, A. Touraine, M. N. Zald), tutti inediti in Italia, documentano la ricchezza della ricerca e del dibattito in corso nella cultura sociologica. La loro capacità di stimolare la riflessione e i limiti del loro approccio sono oggetto di una verifica critica di insieme nell’ampio saggio introduttivo di A. Melucci.
La biblioteca personale di Alberto Melucci e una copia di tutti i suoi scritti (libri, articoli, documenti anche inediti) sono stati donati dalla famiglia alla Civica Biblioteca Gambalunga di Rimini e fanno parte del “FONDO ALBERTO MELUCCI”.
Tutto il materiale è disponibile in consultazione.
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